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La divisa mi ha sempre affascinato”, racconta il Capitano Carla Selvestrel, primo Ufficiale donna Riservista dell ‘Esercito Italiano. E lo dice con piena soddisfazione, quella di chi è riuscito a trasformare il suo sogno in realtà e ha intrapreso un “inesplorato cammino”, quindi maggiormente più meritevole, che può portare anche a sfere più alte. Una storia, la sua, che si intreccia con una delle grandi trasformazioni che hanno segnato gli ultimi anni: l’ingresso delle donne nelle fila dell’Esercito, anche in Italia. Nata nel 1962 a Valdobbiadene, in provincia di Treviso, Carla Selvestrel frequenta le scuole superiori, si iscrive alla facoltà di Psicologia dell’Università di Padova - città dove si stabilirà a partire dal 1980
- si laurea e conclude poi i cinque anni della specializzazione in medicina psicosomatica. Con un occhio, e anche un pezzetto di cuore, sempre rivolto al mondo militare, che pare ancora non aperto, o meglio precluso, alla donna. Psicologa e psicoterapeuta, è libera professionista, finché comincia a lavorare anche come consulente per l’Esercito. In quanto psicoterapeuta è incaricata di condurre colloqui attitudinali agli aspiranti soldati nelle varie caserme.
Arriva il 1999 con la legge 380 che consente alle donne l’ingresso nelle Forze Armate,mentre il 2000 è l’anno dei primi concorsi: si comincia dagli ufficiali, prima con l’accesso femminile alle Accademie, poi con le cosiddette “nomine dirette” delle laureate. “Finalmente, la carriera militare si apriva alle donne — ricorda Carla Selvestrel— e non potevo non tentare”. Lo Stato le ha dato la possibilità, la sua for za di volontà ha fatto il resto: a seguito della nomina, ha seguito un corso presso la Scuola di Applicazione a Torino, che comprende, tra l’altro, educazione fisica, addestramento all’uso delle armi e insegnamento dei regolamenti interni. A questo punto, è pronta per essere operativa. Nell’ottobre 2001, il primo Ufficiale donna Riservista, operativa nel l’Esercito, con il nuovo tipo di arruolamento riservato alle persone altamente specializzate in ossesso di un background di esperienze lavorative e di maturità professionale e che possono essere richiamate in servizio a seconda delle necessità, per soddisfare specifiche esigenze di Forza Armata, non altrimenti rinvenibili tra le fila del personale di ruolo.
“La soddisfazione più grande —racconta, ancora, Carla Selvestrel — è stato il Giuramento davanti alla Bandiera”: da quel momento, lei fa parte ufficialmente dell’Esercito Italiano e può condividere e mettere in pratica quei va lori, come la disciplina, il rigore, l’amore per la Patria, la coesione di gruppo, lo spirito di sacrificio, che condivide. Carla Selvestrel si interessa anche di criminologia, psicologia investigativa, avendo frequentato una serie di corsi formativi. E’ socio dell’Unione Italiana Tiro a Segno, sezione di Padova, ha molti altri hobby tra cui il biliardo, viaggiare, leggere, ascoltare musica, navigare in internet e studiare le lingue, in particolare l’inglese, il francese e l’arabo. Carla Selvestrel, quando è in congedo, continua a svolgere la sua attività di libera professionista come psicologa e psicoterapeuta. Indossata la divisa, ha già svolto numerose attività sia in Italia, soprattutto nell’ambito della selezione e della promozione, sia all’estero, tra cui una missione in Albania, nel 2003, all’interno delle operazioni che hanno portato le nostre Forze Armate nei Balcani, ricevendo la medaglia Nato.
Tra le attività svolte in Albania, sviluppava uno studio socio-psicologico sulle popolazioni locali, studiando le caratteristiche e la condizione dei giovani albanesi in funzione del possibile ingresso del loro Paese nell’Unione Europea. Tra i riconoscimenti ricevuti, Carla Selvestrel ha vinto il Premio Profilo Donna nel 2005 e, oltre a essere iscritta all’UNCI (Unione nazionale Cavalieri d’Italia), è socio fondatore di un club Lions appartenente al distretto 108TA3, all’interno del quale ha anche avuto incarichi di rilievo. Ma l’attività di questa donna-ufficiale non si ferma qui: data la sua particolare esperienza nella gestione e nello sviluppo delle risorse umane, nei periodi in cui è in congedo tiene corsi di comunicazione, di formazione della leadership, di mobbing, di public speaking, di sviluppo del potenziale, di strategie di comando, cura la selezione e la formazione sia in istituzioni pubbliche come l’Arma dei Carabinieri, l’Esercito e il Ministero della Giustizia, sia per aziende private.
Spesso ospite di trasmissioni televisive e radiofoniche, quali Rai Uno Mattina, Telepace, Radio 24, è autrice di diverse pubblicazioni, tra cui La selezione e i test nelle Forze Armate (edizioni Simone), e fa parte della redazione de Il Trimestrale, rivista sportiva di Venezia, in cui scrive regolarmente articoli. Ha pubblicato, inoltre, degli articoli sulla Rivista Informazioni della Difesa, organo pubblicistico dello Stato Maggiore della Difesa.